Beauty and Personal Care: naturale o BIO? Indagine fra le preferenze degli americani.
I prodotti naturali e biologici ‘acquistano’ molte preferenze in ambito di Beauty and Personal Care fra gli americani. Lo attestano i risultati di una indagine – “The New Age of Naturals – contenuta nel PinkReport di The Benchmarking Company (TBC) 2018, che ha coinvolto diversi tipi di clientela, con età e esigenze differenti. Emerge una elevata propensione e apprezzamento, pari al 68%, sia in caso prodotti di bellezza o per la cura personale, per i prodotti naturali e/o biologici. Questi sono preferiti maggiormente dai consumatori della Generazione Z (73%), seguiti con una lieve flessione dai Millennials (70%), dalla Generazione X (67%) e dai Baby Boomers (61%).
Sono svariate le motivazioni che invitano all’acquisto di prodotti biologici e naturali, generalmente ritenuti dalla gran parte degli intervistati più salutari per il loro corpo, con benefici migliori per il proprio benessere generale e per la tutela dell’ambiente.
Infine non è trascurato dai consumatori neppure il fattore economico che pesa sul potere di acquisto di questi prodotti per l’80%, cui segue l’assenza di test effettuati sugli animali (73%), le formulazioni del prodotto prive di BPA (67%) e infine la data di scadenza che, a sorpresa, è ritenuta importante dal 63% degli acquirenti.
Chi e perché compra (oppure no) i prodotti naturali/biologici. Le migliori e più affezionate consumatrici di prodotti naturali/biologici, sia per la cosmesi sia per i prodotti di personal care sono le donne (76%), la cui propensione all’acquisto di questa gamma di prodotti è in crescita. Infatti il 95% dichiara di avere aumentato il consumo, specie di prodotti naturali rispetto a 10 anni prima contro l’89% che ha acquistato più prodotti di personal care bio, sempre riferito allo stesso arco temporale. Si tratta di una preferenza fidelizzata, infatti il 70% di donne afferma che ogni acquisto di ‘prodotti beauty’, comprendeva (sempre nel 50% dei casi o almeno una volta l’anno) anche un prodotto naturale o biologico.
Il prezzo ha un ‘valore’ sostanziale nell’acquisto, considerato un deterrente per il 61% di consumatori di personal care o di prodotti generalmente non naturali/biologici, contro il 31% di consumatori che dichiara di non comprendere i vantaggi dell’utilizzo di questa categoria di prodotti. Il costo è, inoltre, un ‘fattore’ costante nella valutazione degli acquisti: già una indagine del 2008 attestava che il 45% dei consumatori preferiva altre categorie di prodotti, ritenendo i prodotti personal care naturali/biologici “troppo costosi rispetto a quelli di uso abituale”.
Il luogo di acquisto. Il preferito dalle donne è il negozio on-line, Amazon.com in particolare, è il sito di riferimento per il 52% degli acquirenti totali di prodotti biologici. I negozi specializzati in bellezza sono la seconda scelta (47%), seguita al terzo posto da supermercati come Target e Walmart (43%).
La Gen Z e i Millennials si sono indirizzati all’acquisto di questi prodotti in più e diversi punti vendita. Un costume e usanza del tutto nuove, infatti, questa tipologia di clientela, dieci anni fa, previlegiava acquistare i prodotti di personal care naturali/ biologici in supermercati e/o negozi specializzati in bellezza (34%), oppure in internet (in generale, 25%), farmacie (24%) e negozi di alimenti/prodotti naturali (17%). Ad oggi, una percentuale sempre più elevata di donne si affida per gli acquisti di questi prodotti anche a produttori o venditori ambulanti equosolidali/contadini piuttosto che a grandi magazzini, il “rifugio” tradizionale in cui trovare prodotti di bellezza di prestigio.
I prodotti più acquistati. Indipendentemente dalle preferenze verso prodotti di bellezza naturali o biologici (o anche no), è stato chiesto alle donne di elencare i prodotti di maggior consumo e la ragione del ‘successo’ di questa categoria di prodotti. È emerso che più di un terzo delle consumatrici ama acquistare o ha acquistato balsami per le labbra sia naturali che bio (35%), oli naturali/bio e idratanti per il corpo (31%), shampoo e idratanti per il visto (28%), maschere e prodotti per la pulizia del corpo (27%), detergenti per il viso e peeling per il corpo (26%) e infine il dentifricio (25%) che rappresenta il miglior prodotto naturale e/o bio per la cura della persona fra tutti quelli elencati.
Le vendite di prodotti naturali superano quelle dei prodotti biologici, probabilmente per la maggiore disponibilità sul mercato, sebbene un’ampia percentuale di donne abbia provato prodotti sia naturali sia biologici per entrambe le categorie.
La spesa. È stato chiesto agli acquirenti di prodotti di bellezza naturali/biologici di stimare la spesa media mensile per le varie categorie di prodotti . La Gen X è quella che spende di più ed ‘investe’ maggiormente nell’acquisto di prodotti di origine naturale/biologica, contro i baby boomers che, più parsimoniosi, rappresentano il fanalino di coda. Rispetto a 10 anni fa, quando erano state intervistate all’incirca 1000 donne americane, oggi si accerta una probabilità superiore del 20% di spendere più di 26 $ al mese per la cura della pelle con prodotti naturali (o, nel 2008, “naturale/bio”). Uno stesso incremento, rispetto a 10 anni fa, si rileva anche nella categoria di prodotti per la cura dei capelli. Nel complesso le donne comprendono i vantaggi tangibili e intangibili dell’acquisto di prodotti di bellezza naturali/bio e sono disposte a pagare di più per garantirsi questa categoria di prodotti rispetto a quelli realizzati tradizionalmente.
Prezzo, efficacia e notorietà: i tre fattori di acquisto. Il prezzo (73%), le recensioni positive/reclami online sui prodotti (69%) e un marchio noto (68%) sono i tre “ingredienti” che condizionano e guidano gli acquisti dei consumatori di prodotti naturali/biologici e di personal care bio nel loro insieme.. In particolare per le donne il fattore X, quello chiave, che spinge prevalentemente all’acquisto di uno specifico marchio di bellezza o cura personale è l’efficacia del prodotto, tanto che il 95% delle consumatrici dichiara di cercare un prodotto che mantenga, di fatto, le promesse di efficacia annunciate. Gli acquirenti di bellezza naturali/biologici, invece, privilegiano la scelta di prodotti con recensioni positive e pochi reclami relativi, rispetto ai non acquirenti. In generale si osserva una generale uniformità statistica inerente i fattori che condizionano la scelta dei prodotti, con qualche eccezione per la qualità e caratteristiche ricercate nei prodotti naturali o biologici.
Parallelamente, si rileva però che valutazioni positive o negative sugli ingredienti di un prodotto o un marchio di personal care, possono fare decollare o cadere in picchiata le vendite. Solo 50 anni fa, l’attenzione agli ingredienti di questi prodotto non era un elemento di marketing, trattandosi di un aspetto poco apprezzato dai consumatori, a differenza del consumatore moderno che si ‘informa’ sul mix di sostanze contenute nel prodotto stesso, sull’efficacia e anche sulla facilità/disponibilità di acquisto del prodotto di propria scelta. Lo conferma una indagine che ha interessato le diverse categorie di acquirenti e che aveva lo scopo di valutare l’importanza data a differenti ingredienti elencati in una lista . Mentre gli acquirenti di prodotti naturali/biologici hanno ritenuto generalmente ‘interessanti’ le sostanze contenute nei vari prodotti nel loro insieme, con diverse affinità fra acquirenti e non acquirenti, si è tuttavia osservata anche una percentuale di critiche o reclami, pari o superiore al 20%, tra gli acquirenti di bellezza naturali/biologici che hanno riguardato soprattutto i seguenti ingredienti .
Le marche preferite. TBC’s 2018 PinkReport The New Age of Naturals dieci anni fa, ha domandato alle donne di “etichettare” i marchi di bellezza a loro noti e quelli che ritenevano essere di origine naturale o biologica. La stessa domanda, arricchita di nuovi marchi, è stata rivolta alle consumatrici nel 2018, con l’intento di valutare come e se le preferenze o le conoscenze dei marchi naturali o biologici fossero cambiate nell’arco di 10 anni e verso quali prodotti pendesse maggiormente l’ago della bilancia.
TBC’s 2018 PinkReport The New Age of Naturals, può essere ritenuto un valido e approfondito strumenti di conoscenza per i consumatori americani delle offerte di cosmetici naturali e biologici presenti sul mercato statunitense. Ma non solo: il rapporto può essere considerato anche un test sull’opinione ‘real life’ di migliaia di acquirenti americani, oltre 4.000 a conclusione dell’indagine. Il questionario, comprensivo di oltre 80 domande, ha infatti incluso domande psicometriche e demografiche esplorative, rivolte a consumatori residenti negli Stati Uniti, con più di 18 anni, e acquirenti abituali di cosmetici o prodotti per la cura personale.
Tutte le ricerche sono state condotte nell’aprile 2018 e hanno evidenziato le preferenze degli americani per una selezionata gamma dii prodotti ‘al naturale’: eccoli e…chapeau ai produttori!