Cura della pelle, il mercato globale tra nuovi e vecchi trend.

Il mercato dei prodotti per la cura della pelle è in forte aumento in tutto il mondo, trainato dall’espansione dei mercati globali (con particolare riferimento ad Asia ed India), dall’attenzione da parte dei consumatori per la salute della cute e dalle innovazioni in materia di ingredienti e formati dei cosmetici.

Trefis http://www.trefis.com/ prevede per il 2016 il raggiungimento di un fatturato pari a 121 miliardi di dollari che nel 2021 dovrebbero diventare 154 miliardi.  I cosmetici per la cura del viso rimangono leaders indiscussi del settore con un 65% della quota totale di mercato, seguiti da prodotti per la cura del corpo, solari, cura delle mani e cosmetici per la depilazione (a parimerito con struccanti).

Per Datamonitor http://www.datamonitor.com/, ciò a cui prestano maggiore attenzione i consumatori nella scelta di un cosmetico per la cura della pelle, ovvero i Top claims del momento sono:

  • protezione solare (62%),
  • ingredienti naturali / biologici (54%)
  • essere anallergico (51%)
  • avere proprietà anti-invecchiamento (45%)
  • anti-acne / cicatrici (43%)
  • alleggerimento / illuminante della pelle (37%).

In pratica va evidenziato come a livello mondiale, più della metà dei consumatori cerca ingredienti naturali e/o biologici senza l’aggiunta di prodotti chimici come i parabeni o gli additivi, considerati inutili oltre che dannosi.

Infine: i consumatori maturi continuano ad essere un obiettivo di marketing importante, ma anche i giovanissimi si stanno affacciando al mercato con interesse rilevante e secondo Datamonitor questo aspetto non è stato ancora adeguatamente sviluppato dai brand.

Importante sarà anche valutare nuovi punti di vista del mercato della bellezza, finora basato quasi esclusivamente sui prodotti cosmetici. In una visione maggiormente olistica i consumatori tendono sempre più a far coincidere la bellezza non tanto con il suo aspetto estetico, quanto con il benessere, prendendo spunto da settori quali il wellness, i centri termali, le SPA che da qualche anno promuovono trattamenti innovativi basati sulla riduzione dello stress o l’aumento dell’energia interiore, per favorire alla pelle un aspetto più giovanile e vitale.

Da qui sono nati cambiamenti nel comportamento degli acquirenti tali da modificare tutti gli obiettivi ed i trend di settore, con ampi guadagni in termini economici.

Più di recente a questo aspetto se ne è legato un altro ed è quello della tecnologia della bellezza, intesa come sviluppo di strumenti e dispositivi utili nella beaty routine e non solo, ma anche di cosmetici messi a punto con innovative metodiche tecnologiche.

Benessere e bellezza tecno hanno già un forte impatto sui desideri dei consumatori: la cura della pelle, dal punto di vista di prodotti efficaci e scientificamente provati è stata ed è al contempo un traino determinante oltre che il primo settore a beneficiare di tali trend.

 Ovvero? La cura della pelle ed in particolare del viso, con cosmetici per la pulizia e l’idratazione rappresenta una vera e propria categoria ad ombrello che unisce l’estetica al benessere inteso come salute dato da prodotti naturali e /o al contempo messi a punto con appropriatezza scientifica come si fa per i farmaci.

Il valore delle vendite dei prodotti “scientifici” per la cura della pelle è stato finora sottovalutato, in quanto rappresentato da piccoli player che però nel complesso equivalgono ad una notevole quota di mercato. Nello specifico, secondo il   Nutrition Business Journal       questo settore da solo copre più di 1/3 della cosmesi naturale e biologica con un fatturato di 9,6 miliardi di dollari. Si tratta, va sottolineato, di cifre in forte crescita nel segmento più generale della cura della pelle. I brand naturali e biologici più popolari in questo momento negli Stati Uniti, ovvero quelli che hanno saputo in qualche modo cavalcare l’onda innovativa e da cui prendere spunto sono : RMS Beauty, Tracie Martyn, Settima Generazione, JR Watkins e 100% puro.

In tale contesto va posto l’accento sui prodotti anti-aging, non più focalizzati solo sulle rughe, ma anche e soprattutto contro la pelle secca, la pigmentazione, le borse sotto gli occhi e promotori di un colorito uniforme.  Il marchio anti-aging più apprezzato secondo gli ultimi dati americani è Olay Regenerist, di Procter & Gamble che si è aggiudicato il primato con vendite pari a circa 103 milioni di $.

Nell’ottica generale dei trend da seguire, la cura della pelle in Asia si discosta significativamente da quella occidentale essendo improntata più sulla prevenzione che sulla cura del danno alla pelle. E’ da qui che si è sviluppata l’attenzione del mercato verso le maschere facciali ad esempio, ora in espansione anche negli Stati Uniti.

Secondo Euromonitor, le vendite di questi prodotti per il viso continueranno a crescere fino ad un 6% rispetto al 4% del generale settore della cura per la pelle ed un grosso input sarà dato dalla Cina con un contributo di oltre 1.2 miliardi di dollari entro il 2018. La Regione Asia -Pacifico nel suo insieme genererà più del 75% della crescita del mercato del prodotti per la  cura della pelle entro il 2019.

L’Asia inoltre ha reso popolare i rituali di bellezza multi-step e ingredienti come il veleno di lumaca e gli agenti sbiancanti. L’Occidente dal canto suo cavalca l’onda del trend lanciando prodotti come il Farmacy’s Invincible Root Cell Anti-Aging Serum, il NARS’ Pure Radiant Tinted Moisturizer Broad Spectrum SPF 30 e  Hydro-Dynamic Quenching Essence di Murad’s .

Cosa aspettarci dunque per il futuro? Quali ulteriori cambiamenti? Con l’acquisizione da parte di multinazionali di marchi di nicchia che sviluppano prodotti naturali per la cura della pelle, così come con l’aumento della legislazione cruelty-free in tutto il mondo, possiamo certamente aspettarci l’arrivo sul mercato di nuovi marchi unici e numerose altre sorprendenti acquisizioni.

Inoltre i nuovi dispositivi di at-home, frutto di tecnologie emergenti nel settore beaty offriranno livelli sempre più elevati di efficacia in valutazione e autovalutazione della pelle, come i test del DNA e monitor speciali indossabili che già stanno catturando ampliamente l’attenzione dei consumatori.

 

 

 

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