Nuovi insight sui prodotti anti-invecchiamento per la pelle

Quali sono le nuove tendenze in materia di anti-invecchiamento cutaneo? Un focus dettagliato è stato messo a punto nel recente rapporto “Revealing the Future of Anti-ageing Skincare” in cui l’analista Nica Lewis identifica 2 nuovi ed interessanti insight su cui varrà la pena di puntare in materia di ingredienti cosmetici: sirtuine e peptidi. In rilievo anche l’attenzione a prodotti naturali e a basso impatto ambientale. Ma vediamo nel dettaglio.

I progressi nel settore dell’epigenetica – una branca della biologia molecolare, che analizza i cambiamenti dei geni – ci stanno insegnando quanto le sirtuine (delle proteine fisiologicamente presenti negli organismi umani ed animali) siano importanti contro l’invecchiamento cellulare fisiologico e quello dovuto a fattori di stress esterni quali l’inquinamento: lo stato attuale della ricerca cosmetica sta evidenziando come le relazioni funzionali tra due o più sirtuine possano influenzare l’invecchiamento cutaneo (e non solo). La scienza cosmetica non potrà prescindere dall’approfondimento di queste tematiche.

Già molti laboratori cosmetologici stanno mettendo a punto nuove formulazioni al riguardo, come spiegato nel rapporto:

“Ad esempio si sta studiando come determinati fattori ambientali , come lo smog, possano potenzialmente provocare l’invecchiamento della pelle in quanto sul lungo termine possono indurre alterazioni -epigenetiche-del genoma nelle cellule cutanee.

I prodotti per la cura della pelle anti -inquinamento si rivolgono ad aspetti ambientali su larga scala: il traffico e lo smog cittadino possono-come è noto- causare le rughe, in quanto aggrediscono la pelle. I marchi di bellezza hanno un motivo in più ed importante per rafforzare la funzione protettiva dei propri prodotti!”

Ne consegue -a priori -un rinnovato interesse nei diversi fornitori di ingredienti cosmetici (Sederma , Dow , Ashland , etc.) sempre più attenti ai principi attivi anti-inquinamento, proprio come le sirtuine, ma non solo.

Al contempo i peptidi continuano ad essere un go-to attivo per la cura della pelle nella categoria anti-invecchiamento: aumentando la sintesi del collagene vengono utilizzati in numerose formulazioni antietà. Come sottolinea Nica Lewis:

Nuovi principi attivi a base di peptidi stanno comparendo in tutte le regioni del mondo, ma probabilmente la grande novità dell’anno sarà il neuropepdide XEP-30 di nuovissima generazione, da poco brevettato dai Laboratori biomimetici di New York”.

Particolarmente popolari ed apprezzati, nel settore degli ingredienti naturali, gli estratti da piante di origine marina: è un segmento che sta crescendo sia a livello locale che globale.

Il Rapporto Revealing the Future of Anti-ageing Skincare”guarda comunque oltre le tendenze: analizza i dati di Euromonitor circa le dimensioni del mercato per i prodotti cosmetici contro l’invecchiamento, Regione per Regione e tra brand di lusso e commerciali.

I limiti rilevati allo sviluppo? La normativa e la terminologia ad essa applicata. Scrive Lewis tirando le somme:

“La regolamentazione continuerà a dettare il ritmo dell’innovazione nella cura dell’ anti-invecchiamento cura della pelle , ma l’attuale distinzione tra estetica, parafarmaci e farmaci rende difficile per i fornitori di ingredienti di progredire in aree come la neurocosmetica in tempi brevi”.

E’ necessaria una normativa specifica e che sia quanto più globale possibile.

 

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