Siti di marca , You tube o blog, cosa preferiscono i consumatori i consumatori di bellezza?
Youtuber, beauty bloggers, influencer: il modo di fare marketing sta cambiando profondamente grazie al web e a queste figure professionali che creano un rapporto diretto con i consumatori della bellezza. Il sorpasso però ancora non c’è stato nei confronti dell’informazione diretta delle aziende e si auspica che non vi sia!
E’ ciò che emerge da una nuova indagine di mercato -caratterizzata da interviste a circa 1000 donne di tutto il mondo- condotta da Imogen Matthews Associates (IMA): nonostante la popolarità di You Tube, blogger e dei social media il primo luogo online dove le donne cercano informazioni sulla bellezza sono i siti ufficiali dei marchi.
Spiegano gli analisti IMA a Cosmetici Design:
“Le bloggers di bellezza e gli influencer senza dubbio rappresentano una componente essenziale della strategia di marketing multi canale, ma poiché i consumatori guardano prima i siti di marca per avere rassicurazioni circa il proprio acquisto spetta agli stessi brand garantire piattaforme ufficiali che siano adeguatamente informative, funzionali e capaci di interazione. E’ fondamentale creare un contatto con i consumatori.
Con 1,3 miliardi di visualizzazioni nei canali di bellezza ogni anno, YouTube certamente dimostra l’importanza di tutorial e contenuti video per creare un engagement con i consumatori di bellezza di ogni età, essenzialmente donne millennials (tra i 18 ed i 35 anni). Ma di certo non è l’unica loro destinazione in rete”.
Secondo IMA i dati raccolti spiegano cosa il multicanale significhi in realtà per l’industria della bellezza: dalla vendita al dettaglio fino al marketing occorre accompagnare l’utente-consumatore in un percorso senza soluzione di continuità sia online che offline. Un viaggio che può essere intrapreso, abbandonato e ricominciato in un punto qualunque di contatto.
Le aziende di bellezza sono ancora un po in ritardo in tal senso, secondo gli esperti IMA: non tutte sono riuscite a comprendere o a mettere in pratica questi aspetti. Ovvero che ogni parte del business di un marchio deve essere collegata: i consumatori si aspettano di passare tra i diversi canali di vendita con facilità e fluidità. Il rischio è che abbandonino i brand che non offrono questa esperienza.